I nove Cieli

Sottotitolo "l'amor che muove il sol e l'altre stelle" 
cit. Dante Alighieri

Olio su tela, 100x100x4,5 cm, n°137-2020.

Un Angelo sovrasta la scena composta da elementi geometrici come il quadrato (8x8), il cerchio (r=9). triangoli, esagoni ecc.

Parte di questi elementi compongono una rappresentazione dei cieli del Paradiso secondo la visione di Dante nella Divina Commedia.

Prosegue una rappresentazione degli angeli cacciati dal Paradiso in una sorta di vortice.

Sotto la tua Ombra

Olio su tela, 60x80 cm, n°136-2020.  

L' ombra del Crocifisso all'interno della chiesa di San Giovanni a Matera  in un'atmosfera mistica e medievale dell’interno, a croce latina ed a tre navate, le colonnine quadrilobate sono ornate da bellissimi capitelli, uno diverso dall’altro, con figure antropomorfe, zoomorfe e vegetali.

Torre di mezza spiaggia

Olio su tela, 30x40 cm, n°143-2020. 

Scorcio panoramico del Poetto con i suoi caratteristici Casotti da una prospettiva che evidenzia la torre di Mezza Spiaggia, nota anche come Torre Spagnola, torre costiera di Cagliari.




Arco di Trionfo, Bastione

Olio su tela, 30x40 cm, n°142-2020. 

Scorcio panoramico dell'arco di trionfo del Bastione Saint Remy a Cagliari. Porta d’accesso dal quartiere di Villanova a quello fortificato di Castello, nel cuore della città vecchia, il bastione, che deve il nome al barone di Saint Remy, primo viceré piemontese, si affaccia su piazza Costituzione, all’incrocio tra due vie storicamente destinate a passeggiate e shopping, via Garibaldi e via Manno. È inconfondibilmente un simbolo di Cagliari, uno dei suoi complessi monumentali più maestosi e di maggior pregio, nonché prestigioso spazio espositivo.




Perù

Olio su tela, 70x50 cm, n°139-2020.

America

Olio su tela, 70x50 cm, n°138-2020

Solitudine

Olio su tela, 30x40 cm, n°135-2020

Africa

Olio su tela, 70x50 cm, n°132-2020


Ritratto di giovane donna tipicamente africana con collana orecchini e braccialetti coloratissimi.


Natura d'autunno

Olio su tela, 70x100 cm, n°130-2019. 

Natura morta con prodotti disposti su taglieri in un tavolo con tovaglia bianca, da un lato vari tipici  formaggi con pane casareccio, da l'altro un cesto con uva, mela,  pera, melograno e infine una caffettiera di latta e un coltello artigianale.

Carasau

Olio su tela, 70x100 cm, n°129- 2019. 

Una donna  seduta, intenta a sfornare il pane carasau, uno dei pani più antichi al mondo, è un pane tipico sardo, originario della Barbagia, conosciuto anche con il nome di "carta da musica".

Sapienti mani

Olio su tela, 70x100 cm, n°128-2019. 

Una giovane donna con copricapo in piedi dietro un tavolo, realizza i "malloredus", pasta fresca di semola denominati gnochetti sardi, realizzati con la pressione del pollice in una superficie rigata (strexu e fenu: ciolliri)

Vigilia del dì di festa

Olio su tela, 70x100 cm, n°131-2019.  

Due donne anziane, una seduta l'altra in piedi  preparano i culurgiones, nome in lingua sarda detti anche "culurgiònis",     ( in italiano culurgiòne o culurgiòni) sono una pasta ripiena (di tipo raviolo) della Sardegna, non sono considerati solo un alimento, ma un dono prezioso, segno di stima, di rispetto ed amicizia. Venivano preparati "La vigilia del dì di festa",  per ricorrenze particolari o feste.


Fierezza

Fierezza

Olio su tela, 70x50 cm, n°127-2019. 

Una donna angelica vista di spalle con indosso uno scialle nero tipico sardo con tricromia di motivi floreali

Corona

Angelo della passione

Olio su tela, 60x40 cm, n°124-2019. 

Un Angelo tiene con le due mani una corona di spine. E' la rappresentazione di una delle dieci statue della passione sul ponte Sant'angelo a Roma

I piedi dell'angelo  poggiano, com’è logico e tradizionale, su nuvole marmoree, ora più e ora meno voluminose, mentre le stesse statue, essendo poste su alti piedistalli, vengono viste, giustamente, dai passanti, sullo sfondo del cielo, e non la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Hastam

Angelo della passione

Olio su tela, 60x40 cm, n°122-2019. 

Un Angelo tiene con le due mani una lancia. E' la rappresentazione di una delle dieci statue della passione sul ponte Sant'angelo a Roma

I piedi dell'angelo  poggiano, com’è logico e tradizionale, su nuvole marmoree, ora più e ora meno voluminose, mentre le stesse statue, essendo poste su alti piedistalli, vengono viste, giustamente, dai passanti, sullo sfondo del cielo, e non la Basilica di San Giovanni.

Sudarium

Angelo della passione

Olio su tela, 60x40 cm,  n°126-2019.

 Un Angelo tiene con le due mani un sudario. E' la rappresentazione di una delle dieci statue della passione sul ponte Sant'angelo a Roma, aI piedi dell'angelo  poggiano, com’è logico e tradizionale, su nuvole marmoree, ora più e ora meno voluminose, mentre le stesse statue, essendo poste su alti piedistalli, vengono viste, giustamente, dai passanti, sullo sfondo del cielo, e non la Basilica di San Paolo fuori le mura, chiamata anche Basilica Ostiense

Aecetum

Angelo della passione

Olio su tela, 60x40 cm, n°121-2019. 

Un Angelo tiene con le due mani una canna con in cima una spugna. E' la rappresentazione di una delle dieci statue della passione sul ponte Sant'angelo a Roma

I piedi dell'angelo  poggiano, com’è logico e tradizionale, su nuvole marmoree, ora più e ora meno voluminose, mentre le stesse statue, essendo poste su alti piedistalli, vengono viste, giustamente, dai passanti, sullo sfondo del cielo, e non la cupola di San Pietro.

Porta del Paradiso

Porta del Paradiso

Olio su tela, 70x50 cm, n°96-2017.

Un Angelo etereo blu, generico, liberatosi di qualsiasi simbolo che gli possa attribuire un'identità o un ruolo specifico. Così, libero da ogni cosa "terrena" si libra indicando l'ingresso del paradiso attraverso una scala che tende all'infinito. Lo sfondo molto materiale che occupa la scena è verosimilmente parte dei protiri della facciata del duomo di Verona con in evidenza la lunetta ricca di simboli. Nell'angolo superiore un richiamo al cielo.


Chiome al vento

Chiome al vento

Olio su tela, 50x70 cm, n°123-2019. 

Tre cavalli, il primo marroncino, l'altro bianco e infine uno nero, inquadrati nelle loro figure incomplete lasciando parti di essi "fuori campo" o terminanti nella parte laterale, in uno sfondo "en plein air".

Il cavallo di San Paolo

Olio su tela, 48x38 cm, n°24-2011. 

Rivisitazione di  "La conversione di San Paolo" di Caravaggio, con il solo cavallo e il palafreniere che lo tiene, nell'angolo a sinistra una spada.

Manca completamente San Paolo disarcionato a terra in primo piano nell'originale.  



Neve

Olio su tela, 70x50 cm, n°73-2015. 

Cavallo Bianco con sella da galoppo in uno sfondo di un muro di pietre e mattoni con finestra. Cielo notturno con parziale panorama del castello di Siliqua e chiesa di Santa Margherita. Il dipinto è stato realizzato durante l' estemporanea di pittura a premi in onore di Santa Margherita di Antiochia a Siliqua. Durante l'esecuzione i bambini del luogo, si soffermavano ad ammirare il cavallo, e tutti esprimevano un parere, uno di loro le diede persino il nome "Neve", per il suo colore bianco.

Federico e il cavallo

Federico e il cavallo

Olio su tela, 40x50 cm, n°69-2015.

Un ragazzo corre portando al galoppo un cavallo tenendolo con una cima.  



La passeggiata

La passeggiata

Olio su tela, 30x40 cm, n°118-2018. 

Scorcio panoramico dell'ingresso di Nurri arrivando da "Su cannoni" denominata "Sa muraglia" per la caratteristica muraglia che funge da terrapieno per il contenimento della strada delineata su un lato da muretti utilizzati per anni dalle persone per sedersi nelle pause tra una passeggiata e l'altra. Sullo sfondo la torre campanaria , unico insieme alla sacrestia, resto della vecchia chiesa gotico-aragonese, distrutta per lasciare spazio alla attuale di stile barocco a croce greca.

Cuppola San Michele

Cupola San Michele

Olio su tela, 30x40 cm, n°115-2018. 

Vista della facciata Est della chiesa di San Michele arcangelo in Nurri e torre campanaria aragonese.

Piazza Ingrao

Piazza Ingrao

Olio su tela, 30x40 cm, n°117-2018.  

Vista della nuova piazzetta a Nurri, lungo la via principale, dedicata a F. Paolo Ingrao, dove durante i suoi ultimi anni di vita trascorse lunghi periodi di vacanza.

Chiesetta Santa Rosa

Devozione

Olio su tela, 30x40 cm, n°114-2018. 

Vista della facciata della chiesa di Santa Rosa in Nurri, prospiciente al vecchio e abbandonato Convento dei Cappuccini.

Chiesetta Santa Maria Maddalena

Chiesetta di Santa M. Maddalena

Olio su tela, 40x60 cm, n°25-2012. 

Vista della facciata della chiesa di Santa Maria Maddalena e della Chiesa di San Michele Arcangelo in Nurri, e torre campanaria aragonese nel sagrato della stessa. Santa Maria Maddalena , o come dicono a Nurri: “Santa Mariedda”, la facciata della chiesetta vista dal lato del suo sagrato, che fa anche da cortile, visto che raccoglie altri edifici parrocchiali: oratorio, poi asilo infantile; salone ed ex cinema; sede della confraternita del Rosario.

Sa eka de Tziu Ellia Day

Sa Eka de Tziu Ellia Day

Olio su tela, 30x40 cm,  n°18-2011. 

Scorcio di Nurri, dal corso Italia all’altezza di via Cagliari. Visuale per chi si pone all’altezza del bar di Serafino, e guarda verso sa "Eka", inquadra centralmente la casa che fu dei nonni di Franca, la prospettiva viene leggermente spostata per dare più luce e visibilità alla casa e allo spiazzo, l’arco sulla sinistra è abbellito e spogliato del grigio cemento.

Corso Italia

Corso Italia

Olio su tela, 30x40 cm, n°76-2015.

Scorcio di Corso Italia a Nurri ripreso da una vecchia immagine  degli anni 30

Una Rosa per San Giorgio

Una rosa per San Giorgio

Olio su tela, 70x50, n°111-2018 . 

Il quadro dentro il quadro con lo scorcio della chiesa di San Giorgio a Quartucciu, insieme a una parete surrealistica crea lo sfondo ad un tavolino su cui poggiano un vaso di rose rosse, dei libri, ed uno drappo rosso richiamo al sangue del drago.

Le Muse

Le Muse

Olio su tela, 30x60 cm, n°113-2018
Le Muse: Urania, Polimnia, Tersicore, Calliope, Euterbe, Clio, Thalia, Erato, Melpomene, accompagnate da Apollo. Aprono la scena due cigni bianchi, simbolo del mondo femminile. Chiude la scena Pegaso, che nel punto in cui colpì la montagna, fece nascere una sorgente. Ripresa come  simbolo della vita dal "Monumento all'acqua" nel Parco Artistico di Gianni Argiolas. L'acqua che sgorga colma il lago e si ricongiunge ai cigni in un circuito che alimenta la vita con il contributo delle "Arti" rappresentate dalle Muse. Nella Sfera Celeste di Urania sono incise le coordinate astronomiche di una  stella (Orlando T. che il figlio Luca ha regalato al padre Orlando).
Eccomi

Eccomi

Olio su tela, 50x50 cm, n°119-2019

Un angelo accompagna il bimbo al cospetto della Madonna con Gesù Bambino

L' Angelo perduto

L' Angelo perduto

Copia d'autore di "San Matteo e l'Angelo"
di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. 
Olio su tela, 100x70 cm,  n°109-2018.

San Matteo seduto in una "savonarola" intento a scrivere con una penna un libro che tiene  sulle gambe. Accanto a lui un angelo in piedi,  avvolto da un velo bianco, le conduce la mano nella scrittura del vangelo.

 "... terminato il quadro di mezzo di San Matteo e postolo su l'altare, fu tolto via dai preti, con dire che quella figura non aveva decoro, né aspetto di Santo..." Secondo queste fonti, il dipinto fu rifiutato perché il santo era raffigurato come un rozzo popolano semianalfabeta, con le gambe nude, incrociate, a cui l'angelo guida materialmente la mano nello scrivere il Vangelo.  Secondo altre versioni la prima versione del San Matteo e l'Angelo era una pala d'altare provvisoria, da collocare temporaneamente nella cappella in attesa che vi terminassero i lavori. Fu realizzato dal pittore italiano Caravaggio un secondo San Matteo e l'angelo, conservato a Roma nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi.  

 Il San Matteo e l’Angelo nella sua prima redazione non esiste più, acquistata da Vincenzo Giustiniani, gli eredi cedettero l'opera al Kaiser Friedrich  Museum  di Berlino nel 1815 e fu distrutta nelle due ore del bombardamento verso la fine della seconda guerra mondiale  (1945) nell'incendio della Flakturm Friedrichshain.





La Consapevolezza

La Consapevolezza

Copia d'autore di "Il martirio di San Pietro" di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
Olio su tela, 100x70 cm, n°36- 2014.

Copia del famoso dipinto di Caravaggio, conservato  nella cappella Cerasi di Santa Maria del popolo a Roma , la crocifissione  di San Pietro, l’Apostolo.

L’originale è un dipinto, olio su tela (230x175), fu realizzata tra il 1600 e il 1601, di carattere volutamente antieroico e antiaulico, in esso i “seventi” sono rappresentati più da “operai” indaffarati che non da carnefici “consapevoli” di ciò che fanno, attenti per lo più a svolgere il loro compito. Quasi da ritenerli incolpevoli, anche se è evidente ciò che stanno facendo, appunto, crocifiggendo San Pietro che sembra l’unico consapevole di ciò che le sta accadendo. Nel quadro la luce investe la croce e il santo, entrambi simbolo della fondazione della Chiesa. La luce altresì investe i carnefici, costretti loro malgrado a un lavoro faticoso, e volendo rafforzare il concetto l’autore gli priva di riconoscimento, infatti ognuno di essi non mostra il viso, pur rimanendo riscontrabile lo stato sociale dal loro abbigliamento.



Fra Silenzio, l'Umiltà

Fra Silenzio, l'Umiltà

Olio su tela, 100x70 cm,  n°102-2017.
Rappresentazione del Beato Fra Nicola con il suo bastone, su una mano porta un pane a significare oltre l'eucarestia la sua missione di questuante che depositerà, insieme agli altri beni che riceve dalle genti, nella bisaccia che porta nell'altro braccio che non gli impedisce di indicare Gesù con la mano libera. La figura del Cristo risorto che tiene la croce lo sovrasta nella sua grandezza. Dall'altro lato la Madonna quasi lo avvolge col suo mantello e con segno della mano sembra volergli dire: "ti accolgo nel mio seno". Sul lato i libri che Fra Nicola leggeva. Una luce Divina illumina dal profondo la composizione. 

Da diversi anni un gruppo di artisti, i primi di giugno, in occasione delle celebrazioni in onore del Beato organizza una mostra nel chiostro del convento di Sant'Ignazio a Cagliari.

Il senso della vita

Olio su tela, 90x60 cm, n°101-2017.

In un ambiente naturale, cielo acqua e terra, un vecchio tiene per mano un bambino con una cesta. 

Dentro la cesta c'è il messaggio che il bambino porta durante la sua vita sino a diventare vecchio. Se quel messaggio non viene perso la vita ha avuto un senso.


Il ragazzo con la rana

Il ragazzo con la rana

Olio su tela, 50x70 cm, n°80-2016. 

Venezia. Panoramica da punta della Dogana dove, dal 2009 sino a poco tempo fà era collocata la statua "Il ragazzo con la rana"  dello scultore americano Charles Ray al posto dell'antico lampione mandato al restauro. Riproduzione di un ragazzo tutto nudo, alto 2,5 metri, con una rana in mano, rivolto verso il bacino di San Marco. Sullo sfondo, oltre il Canal Grande, e quindi a destra del bambino la Chiesa di San Giorgio.

La statua è' chiaramente la rappresentazione della fine dell’infanzia e l’inizio di un’età che per definizione è instabile, l’adolescenza. Ma da quel punto centrale di osservazione è anche metafora di come osservare la realtà, fra chi vorrebbe conservare lo "status quo" e chi invita a una maggiore apertura mentale verso il moderno, fra chi nostalgicamente vorrebbe il ripristino dell' ottocentesco lampione, e chi parla di una occasione mancata per aver lasciato andar via una opera di interesse mondiale.




Frida Khalo, ritratto

Frida Khalo, ritratto

Olio su tela, 70x50 cm, n°106-2018. 

Ritratto di Frida Khalo.  Dopo l'esposizione nel Palazzo della Cancelleria a Roma del 8 e 9 aprile 2017, e nella Sala Manzù a Bergamo nel ottobre 2017, la mostra "Omaggio a Frida" arriva presso l'istituto Cervantes di Milano nel febbraio del 2018. 


Frida Khalo, la traversata della vita

Frida Khalo

Olio su tela, 40x60 cm, n°91-2017.

Ritratto di Frida Kahlo in un vestito bianco e  con uno scialle tipico messicano, seduta in un ipotetico muretto che separa il mare dalla terra. Il vento ha portato via dalla sua mano un ombrello. Tra il cielo e il mare, alle spalle di Frida, una famosa opera di Rob Gonsalves "The Sun Sets Sail". Nella strada sospesa sul  mare il bulman n° 142, mentre nella sinistra del muretto si intravedono il leone, un uccello ed una carrozzina. Sulla destra troviamo un libro con una famosa citazione di Frida "Piedi. Perché li voglio se ho ali per volare?", un fac simile del rullo di Jefferson. Risuonano simboli e metafore: prendere il largo(in navigazione, allontanarsi dal porto, dalla costa), navigare per altri lidi, compiere la traversata della vita.


Simona

Olio su tela, 40x30 cm, n°74-2015.

Ritratto mezzo busto di Simona , con cappellino e occhiali da sole.  

 

Solarità, donna del sud

Solarità

Olio su tela, 50x40 cm, n°64-2015.
Ritratto di donna del sud, con fazzoletto color bianco/verde messo a turbante aperto a ventaglio, collana e orecchini di perline rosse.


Il Trombettista

Il Trombettista

Olio su tela, 30x40 cm, n°21-2011.

Primo piano di un trombettista in camicia bianca.



La Trombonista

La Trombonista

Olio su tela, 70x50 cm, n°134-2020. 

Ritratto di giovane trombonista, vestita elegantemente con il suo trombone con a lato due pianoforti su un palco di un ipotetico teatro che fà da sfondo.

Ecco, un' orchestra, una grande orchestra..... senti la prima nota,... assomiglia ad un colore.

la seconda e la terza nota..... e altre note, e i colori si mischiano e formano pian piano una figura. e prende forma, vola via quella forma, e va lontano, altri se ne sono presi cura. Sentiranno la stessa musica?



Nonna Cicitta

Olio su tela, 40x30 cm, n°100-2017.

Cla

Cla

Olio su tela, 70x50 cm, n°15-2011.                                                         Un clawn nella sua camminata particolare.  






Teatro

Olio su tela, 70x50 cm, n°61-2015.
Clawn  in uno spazio scenico da teatro, immerso in una atmosfera "Blu" con bacchetta da maestro d'orchestra e spartito nel leggio. Lo spazio fisico e lo spazio dell'immaginazione tendono a confondersi, non hanno confini, come fare per ridare ordine attraverso l'interpretazione, prima  che arrivi il pubblico? D'altronde, si sa, quelli che  amano il "blue" hanno facoltà di rilassare portando  equilibrio.          
                                                           

L'attesa

L'attesa

Olio su tela, 70x50 cm, n°120-2019.   
Un Clown naso rosso in attesa di suonare il violoncello.  Ci sono momenti in cui devi dedicare tutto te stesso e suonare quelle note incise in uno spartito, che a volte conosci a memoria, a volte devi impararlo altre volte lo devi improvvisare.... Ci sono momenti in cui devi seguire uno spartito suonato da altri e momenti in cui invece devi saper aspettare. . . Aspettare che altri suonino le loro note e tu devi essere pronto a suonare le tue..... Al momento giusto, dopo l'attesa....

Clawn naso rosso

Clawn naso rosso

Olio su tela, 30x40x3 cm, n°40-2014.

Due clawn naso rosso mezzo busto con aria disincantata (Cla e None), più un terzo di spalle un po’ inchinato. E’ la riproduzione di una di quelle foto scattate per caso, che hanno una certa magia. All’autore ha colpito l’espressione quasi contemporanea dei due clawn, in una miscela di colori che risaltano in uno sfondo surreale, che in realtà era uno stand, che regala questo contrasto di luminosità. L’esecuzione non è quella ricercata e precisa con velature, ma quella con colori massivi e colpi di pennello. La colorazione dei lati conferisce all’opera una dimensione tridimensionale e fa intuire la presenza del quarto clawn.

La foto è stata scattata in occasione della giornata del naso rosso a Monteclaro, Cagliari.

Il quarto clawn, potrebbe rappresentare l’osservatore, colui che c’è, ma non si mostra, si riconosce e ammira la scenografia, ma non ha il coraggio di mostrare il suo lato clawn, così come fanno invece Cla e None in maniera così spontanee.



Gli Angeli di Franca

Gli Angeli di Franca

Olio su tela, 70x50 cm, n°13-2010.

Merilla

Merilla

Olio su tela, 70x50 cm, n°33-2013. 

Palloncini colorati prendono il volo. in una prospettiva che tende all’infinito, alcuni dei palloncini sono già liberi altri sono trattenuti alle loro cordicelle da qualcosa che rimanda al retro del quadro. Uno in particolare trascina un Naso rosso. Lo sfondo è un’apoteosi di linee geometriche dove fanno da padrone la spirale aurea , la sezione aurea, i cerchi della vita e misure che rispettano la sequenza di Fibonacci. A fronte di tutta questa perfezione il disordine e la casualità dei colori e delle pennellate sormontate dall’immagine di due angeli. Banalmente sembra comparire il cielo, la terra, il mare, i fiumi...... la vita.

Questo quadro è di chi i colori gli porta nella vita, di chi gli dona gratuitamente per rallegrare gli altri, di chi lascia che il proprio naso rosso venga trascinato verso un infinito sconosciuto.

 



Volo di palloncini

Volo di palloncini

Olio su tela, 70x50 cm, n°66-2015. 

Palloncini colorati prendono il volo, opera speculare a "Merilla".



Verso il Futuro

Verso il Futuro

Olio su tela, 70x50 cm, n°99-2017. 

Una giovane ragazza vista di spalle carica di palloncini porta con se una valigia. Calza scarpette rosse e nella valigia c'è appeso un "naso rosso". Nello sfondo i due Angeli nella spirale della vita.

I cereali

Campo di grano

Olio su tela, 30x30 cm, n°56-2015

La macina

Olio su tela, 30x30 cm, n°57- 2015

Il forno

Olio su tela, 30x30 cm, n°58-2015

Tradizioni

Il pane dei pensieri

Olio su tela, 138x37 cm, n°97- 2017.

Un forno con la legna ardente, la  pala e il pane appena sfornato, con la sua legnaia e una antica anfora. Appesa al soffitto  di travi in legno una porta vivandiera.



"Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. [...] Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri."



Tradizioni condivise

Olio su tela, 122x44 cm, n° 98- 2017.

Una tavola in legno coperta di vari elementi della tradizione culinaria in particolare per la preparazione della pasta, un mattarello, un contenitore di farina, un tagliere con mezzaluna ecc.. una dispensa di bottiglie con lo stemma dei paesi che fondarono la CEE. 

Tradizioni:  come concetto metastorico e dinamico, indicante una forza ordinatrice in funzione di principi trascendenti, la quale agisce lungo le generazioni, attraverso istituzioni, leggi e ordinamenti che possono anche presentare una notevole diversità.  Negli ultimi anni, dal punto di vista scientifico, si tende a criticare il concetto di tradizione, per mettere in evidenza il fatto che la cultura è situata nell'individuo, ed ogni volta che vi è un passaggio di tratti culturali avviene necessariamente una rielaborazione. In quest'ottica la tradizione viene vista più come un elemento retorico utilizzato da gruppi di individui per rafforzare una propria identità collettiva, in particolare per essere utilizzata in contrasti con altri gruppi sociali.



Sapori antichi

Sapori antichi

Olio su tela, dittico 2pz 40x50, n° 65-2015.

Sulla prima tela: tavolo da lavoro con arnesi per preparazione della pasta , rullo, tagliere, cassetti di semola, forme, tagliapasta; menta, zafferano e uova. Vari tipi di pasta fresca, gnocchetti, ravioli, culurjonis.  Nella seconda tela: Ricetta e versi di Vincenzo Piu, noto cuoco e poeta originario dello stesso paese natio dell'autore, Nurri.




Viso di donna in costume tradizionale

Viso di donna 

Olio su tela, 40x30 cm, n° 38-2014.

Disincanto, Angelo con ala spezzata

Disincanto

Olio su tela, 70x50 cm, n° 46-2014. 

Angelo musicante visto di spalle con una ala spezzata.  Nel dipinto l'autore vuole rappresentare il massimo splendore della donna raffigurandola con l'angelo, messaggero di Dio, ma è molto umano, nella sua bellezza, ma anche nella sua ferita, un contrasto insormontabile tra l'aspetto fisico e quello spirituale. Che squarcio di dolore si può provare ad essere privati del bene più prezioso: delle proprie aspirazioni, della propria identità, della libertà, della propria vita. Ma all' Angelo non traspare un mero contrarsi di lineamenti, continua a suonare, rimanendo splendidamente avvolto nella sua luce candida, nonostante le corde rotte, con DISINCANTO, prosegue con serenità.  Avendolo privato di un'ala potrà volare? fisicamente probabilmente NO. Diventa rappresentazione non solo della violenza fisica subita, ma anche delle vicissitudini della vita, quando a differenza degli altri che possono volare con due ali, tu devi compiere il doppio dello sforzo per volare con una sola ala perché ti è venuto a mancare qualcosa di importante, un fratello, un amico, o perché non hai avuto il sostegno di un padre o una madre assenti. Ma se l'angelo è spirito non possono le ferite terrene impedirli di raggiungere il suo scopo. L'ala spezzata si poggia sul terreno, un pavimento a scacchi neri e bianchi, il male e il bene, mentre una sola piuma volteggia nell'aria, sospesa tra il cielo azzurro  e la terra, trascina con se la luce divina. Le scarpette rosse, su un lato, relegate ad ruolo rappresentativo secondario, il rosso come il sangue, che non gronda dalla ferita, non imbratta il velo, che rimane candido nonostante la violenza subita. L'autore così vuole far emergere la rivalsa della parte spirituale che primeggia sulla materiale. Qualsiasi violenza, non potrà mai togliere l'importanza della donna, che continuerà per la maggior parte degli uomini essere essenziale nella propria vita, non potendo rinunciare all'amore che esse ci hanno dato e che ci daranno, siano esse Madri, Compagne, Figlie, Sorelle, Amiche.


Regina della pace

Regina della pace

Olio su tela, 50x50 cm, n°32-2013. 

Ispirato al quadro di Giovanni Bellini detto il Ciambellino, realizzato con tecnica a tempera su tavola Attualmente su tela è custodito nel Museo Civico Correr di Venezia. Realizzato diversamente nella spilla, il davanzale. Anche il cielo è diverso ma sembra che anche quello custodito a Venezia , nel trasferirlo nella tela sia stato rifatto.


La Pietà

La Pietà

Olio su tela, 70x50 cm, n° 39-2014.

Scorcio di Gesù su croce al suolo con Donna sul petto che avvolge il viso con il suo corpo. L’autore aveva da tempo ipotizzato la realizzazione di Gesù in croce, ma voleva uscire dal canone della classica croce e studiava una speciale prospettiva. Visitando il museo d’arte comunale a Cagliari, ebbe modo di vedere il calco in gesso della realizzazione di un bronzo del Ciusa, esposto all’ingresso del museo. Capii subito quale sarebbe stata la prospettiva del’immagine.  



Vergine Odigitria (D'Itria)

Vergine D'Itria

Olio su tela, 194x132 cm, n° 44-2014. 

E' una riproduzione del dipinto, attribuito al pittore genovese Pantaleo Calvo (1646-1664), custodito alla Pinacoteca nella cittadella dei musei di Cagliari.

la Vergine, a mezzo busto in rigida posizione frontale con lo sguardo rivolto al fedele.  il Bambino benedicente alla latina e con il globo dorato nella mano sinistra. Due Caloieri trasportano sulle spalle una cassa su cui è assisa la Vergine e il Bambino, sulle rispettive mani  libere tengono il turibolo. In alto due angeli pongono sul capo della Vergine una corona gigliata. Un coro di  angeli musicanti, flauto, liuto, arpa e violino completano la scena.



Vergine dei nodi

Vergine dei nodi

Olio su tela, 70x50 cm, n°45-2014. 

Maria al centro, con al lato destro un angelo che le porge un filo pieno di nodi intrecciati e al lato sinistro un altro angelo che raccoglie il filo libero dai nodi che Maria ha sciolto. La Vergine è rappresentata con la luna ai suoi piedi (secondo la visione riportata al capitolo 12 dell'Apocalisse), mentre calpesta un serpente (rappresentazione del diavolo, secondo la profezia di Genesi 3,15). Vestita dal sole, con dodici stelle sul capo. In basso al centro è rappresentata la scena biblica di Tobia: il giovane israelita, in viaggio per raggiungere colei che diventerà la propria sposa, è guidato dall'Arcangelo Raffaele e accompagnato dal proprio cane. La tradizione racconta che il nonno del canonico committente avesse attraversato una crisi coniugale e fosse riuscito a superarla pregando la Vergine Maria: questo spiegherebbe la presenza sulla tela del riferimento biblico a Tobia. In basso a destra, una rappresentazione del drago citato nella profezia dell'apocalisse. 

Maria che scioglie i nodi (Virgen Maria Knotenlöserin) è un dipinto a olio su tela realizzato intorno al 1700 dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner e conservato ad  Augusta; da esso ha avuto origine una devozione mariana, resa celebre da Papa Francesco , che quando era giovane prete gesuita durante i suoi studi di teologia in Germania, vide questa raffigurazione della Vergine, rimanendone profondamente colpito. Tornato in patria, si è impegnato a diffonderne il culto a Buenos Aires e per tutta l'Argentina. Il culto è ora presente in tutta l'America del Sud, in particolare in Brasile.

Il dipinto, in stile veneziano con influenza barocca, di cm 182 x 110, fu realizzato dall'artista nella chiesa di St. Peter am Perlach, su commissione di Hieronymus Ambrosius Langenmantel, un nobile prelato e canonico dottore.

Il lieto Evento

Il lieto Evento

Olio su tela, 50x40 cm,  n°71- 2015.

Rivisitazione dell' opera di Guido Reni : l'angelo dell'annunciazione (ca. 1620) custodito nell' Hermitage di San Pietroburgo. Un Angelo alato con veste bianco/oro e ricchi ricami impreziositi da perle e pietre, tiene in mano un giglio bianco e con l'altra indica l'Altissimo.  
Nel linguaggio dei fiori il giglio assume molti significati. Il giglio era ed è utilizzato come simbolo in molti ambiti diversi ed è comunque sempre associato a sentimenti o caratteristiche positive.



Angeli guida, Moulins

Angeli guida

Olio su tela, 60x30 cm, n°92-2017.
Moulins mulẽ´›, Maestro di. - Nome dato dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti eseguiti nella zona della Loira tra il 1480 e il 1500. Il suo nome deriva dal grande trittico della cattedrale di M., eseguito intorno al 1498, che nella tavola centrale rappresenta la Vergine in gloria e, sulle ali, i ritratti di Pietro II e Anna di Borbone, accompagnati dai loro santi protettori (sul retro delle ali è raffigurata in monocromo l'Annunciazione). Chiamato anche Maestro dei Borboni, si rivela un pittore sicuramente educato su J. Fouquet, oltreché sulla pittura fiamminga; un maestro di intensa gravità, di trattenuta eleganza, di sottile e meditata osservazione psicologica. Intorno al trittico sono state raggruppate molte altre opere e sono stati fatti diversi tentativi per identificare l'autore di questo corpus abbastanza omogeneo. Fra i nomi proposti vi è quello di J. Perréal (v.), attivo a lungo presso la corte di Borboni. 

Stampace, quartiere di Cagliari

Cagliari Stampace

Olio su tela, trittico 3pz 30x24x2, n°67-2015.

Vista panoramica del quartiere di Stampace a Cagliari. Il punto di osservazione è ad est del quartiere, un terrapieno oggi destinato a parcheggio. L'immagine è dei primi anni del novecento, da allora sono state costruite nuove strutture. Nella prima tela compare la chiesa di Sant'Anna, nella seconda la chiesa di Sant' Efisio, nella terza la chiesa di San Michele Arcangelo.



Casotti, Cagliari

Casotti

Olio su tela, trittico 30x30x3 cm, n°68-2015. 

Vista verso il mare di vari casotti nella spiaggia del Poetto a Cagliari.  



Vista da piazza A. Cannas, Cagliari

Vista da piazza Cannas

Olio su tela, 30x40 cm, n°77-2016. 

Vista panoramica di Cagliari a Ovest guardando da piazza Aquilino Cannas. Si scorge il quartiere di Santa Croce, l'ingresso al quartiere Castello da via Fiume, le mura che poi degradano sino a Stampace. Sulla sinistra di piazza Cannas si accede a Porta Cristina.  



Piazza San Giacomo, Cagliari

Piazza San Giacomo

Olio su tela, 30x40 cm, n°93-2017.

Scorcio di Cagliari in piazza San Giacomo con la chiesa omonima e il suo campanile con a fianco l'Oratorio delle Anime del Purgatorio e l'oratorio del Santissimo Crocifisso .



Municipio -City Hall In Downtown Emden

Emden, municipio

Olio su tela, 24x40 cm, n°107-2018.

Scorcio di Emden Germania, Il municipio ( Rathaus). 

Emden è una città extracircondariale (targa EMD) di 51.616 abitanti della Bassa Sassonia, in Germania. Situata sulla baia del Dollart, è il capoluogo storico della regione della Frisia orientale. L'esatta data di fondazione di Emden è sconosciuta, ma è esistita almeno dall'ottavo secolo. 



Sfidare se stessi, il senso della verità.

Sfidare se stessi

Olio su tela, 50x70 cm, n°42-2014. 

Giocatore di Basket, paradossalmente gioca contro se stesso. Sullo sfondo astratto realizzato con geometrie e un ipotetico pubblico, si snoda come un cartellone pubblicitario alcuni tratti essenziali della vita del giocatore, e la sua ricerca della verità. Il primo, l'aquila che cerca di spiccare il volo, ma è trattenuto dai rovi ad una rotaia. Il secondo è la sequenza di Fibonaci, 1.2.3.5.8.13. che nel dipinto è come la "verità" si può intuire, ma non è completamente visibile. Il terzo è una famosa copertina del gruppo musicale Pink Floyd, ma è anche una immagine di "falsa prospettiva".  

 ....Con il termine "VERITA'" si indica il senso di accordo o di coerenza con un dato o una realtà oggettiva, o la proprietà di ciò che esiste in senso assoluto e non può essere falso.....